Questa volta nei miei “appunti di viaggio” presenterò
gli articoli da me scritti e apparsi sul mensile “La Roma”,
nel lungo periodo durante il quale ho avuto la fortuna di vivere questa
esperienza personale estremamente positiva.
Qualcuno oggi, come avvenne all'epoca, storcerà la bocca criticando
la scelta di un Ultras che scrive su un giornale di.... regime, ma il
sottoscritto oggi, come allora, continua ritenerla una scelta giusta ed
utile alla causa.
Primo perché non capita tutti i giorni di avere la possibilità
di poter disporre di cinque pagine di una rivista così seguita
e della disponibilità di Riccardo Viola nei nostri confronti, andata
davvero oltre ogni limite e che mai mi stancherò di ringraziare.
Secondo punto fondamentale é che la mia penna é sempre stata
libera, che il mio pensiero mai é stato imbavagliato e che ho potuto
esprimere fino alla fine le mie opinioni, spesso pungenti, senza nessuna
costrizione. Soprattutto quelle riguardanti l'attuale “padrone di
casa” verso il quale non sono cambiate di una virgola, anzi hanno
trovato e trovano conferma ogni giorno, sotto forma di atteggiamenti e
comportamenti che mi fanno venire i brividi. E non di piacere!
Naturalmente nel pieno rispetto delle parti, con i pezzi sempre firmati
o raramente siglati con la mia S.M., escludendo volgarità ed offese.
In quegli anni le pagine de “La roma” a nostra disposizione
sono state importantissime, sia per noi che le componevamo, sia per i
lettori sempre interessati al loro contenuto. Siamo cresciuti insieme,
abbaimo fatto conoscere ovunque i nostri pensieri, le nostre fatiche,
il nostro essere Ultras in maniera diretta e semplice e tutto ciò
in quel periodo é stato molto apprezzato.
Anche i miei articoli hanno rappresentato per il sottoscritto una prova
positiva e ancora oggi rileggendoli li trovo veri, vissuti, scritti con
il cuore per entrare nel cuore della gente.
I pensieri di allora sono ancora gli stessi, nulla é cambiato nel
mio modo di sentirmi Ultras, anche se ho 49 anni e posso iniziare a considerarmi
“antico” . Ad ogni modo tutti gli articoli li ho voluti collocare
nella sezione Mentalità Ultras perché appunto rappresentano
la mia mentalità ed in questa scelta non ci vedo niente di forzato,
statene certi.
In tanti già li conoscono, ma per molti saranno una novità
e sempre che ce la facciate a leggerli tutti, fatelo con attenzione, entrateci
dentro senza animosità, senza l'odio della squadra per chi non
é della Roma, senza l'odio per il CUCS per chi ha sempre qualcosa
in contrario.
Ma ricordatevi sempre che questo sito non vuole essere una palestra per
menti malate, capaci solo di sputare veleno e falsità.
Nel mio piccolo si parlerà sempre di Ultras, per alcuni magari
in maniera sbagliata non lo escludo, ma sempre in modo sincero e nell'interesse
che un così importante argomento ha per tutti noi.
Per compagni di viaggio voglio, non vorrei, tifosi con le palle, con la
mente sgombra e le idee chiare, gente che abbia davvero a cuore questo
mondo Ultras, così tanto bistrattato e messo alla berlina.
Anche per colpe nostre diciamocelo!
Non é difficele ammettere che troppo spesso il discorso Ultras
sia stato vergognosamente mischiato ad atti di teppismo e violenza gratuiti
ed inutili.
I nostri occhi sono saturi di immagini brutte e poco onorevoli che nulla
hanno a che vedere con i proclami di mentalità e di comportamento
che tutti sbandierano.
Dicendo questo non voglio ergermi a censore che si chiama fuori dalla
mischia, al contrario proprio perché nella mischia mi ci sono sempre
gettato che posso continuare a confermare il mio NO verso chi distrugge
stazioni, bar autogrill, che picchia donne e bambini, che terrorizza intere
famiglie, che spacca tutto per il gusto di farlo e poi si definisce Ultras.
Troppi morti hanno accompagnato il nostro cammino tantissimi feriti, uno
tra tutti Ivan Dall'Oglio, quel tifoso bolognese al quale qualcuno ha
pensato bene di rovinare la vita con una boccia di benzina.
Ne ho nominato uno solo ma deve bastare come esempio, come dovrebberlo
essere le parole che ho sentito dal papà di “Spagna”,
una miscela di dolore, rabbia e compostezza che mi ha colpito e fatto
riflettere ulteriormente. Come Ultrtas e come padre....
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